La Chiesa del Varò di Taormina, conosciuta anche come Chiesa della Visitazione, è uno dei luoghi di culto più affascinanti della città, con una storia ricca di spiritualità e tradizione. Situata nei pressi della Porta di Mezzo, conosciuta anche come Torre dell’Orologio, la chiesa ha origini antiche, risalenti almeno al XV secolo. Nel corso dei secoli ha subito vari restauri e ampliamenti, soprattutto grazie alla famiglia Corvaja, che ebbe un ruolo determinante nella sua conservazione e trasformazione.

Uno degli elementi più affascinanti della Chiesa del Varò di Taormina è la cripta paleocristiana situata al di sotto dell’edificio. Questa struttura sotterranea potrebbe essere stata utilizzata dai primi cristiani come rifugio durante le persecuzioni, confermando così l’importanza della chiesa non solo come luogo di culto, ma anche come testimonianza storica della presenza cristiana a Taormina fin dalle epoche più remote.

La chiesa è particolarmente legata al culto della Madonna Addolorata, un elemento centrale nella tradizione religiosa della città. Ogni anno, durante il Venerdì Santo, si svolge una suggestiva processione in cui le donne della Congregazione della Madonna Addolorata, vestite interamente di nero, portano solennemente una statua della Vergine per le vie del centro storico. Questo evento è considerato un momento di profonda spiritualità e raccoglimento, e coinvolge non solo i fedeli locali, ma anche numerosi visitatori e turisti che vengono a Taormina per ammirare questa toccante manifestazione di devozione.

Il nome della chiesa, “Varò”, ha origini spagnole ed è legato al termine “Visita-ción”, in riferimento alla Visitazione di Maria Vergine. Questa etimologia sottolinea l’influenza culturale e linguistica che diverse dominazioni hanno avuto sulla Sicilia nel corso della storia. All’interno della chiesa si possono ammirare diversi affreschi e opere d’arte di grande valore, tra cui una rappresentazione del Trionfo della Croce, dipinta nel 1699 dal noto pittore messinese Vincenzo Tuccari.

Un’altra curiosità riguarda un dittico del pittore Antonino Giuffrè, dedicato alla Visitazione di Maria Vergine, che un tempo era custodito all’interno della chiesa ma è stato successivamente trasferito al Museo di Messina, dove è possibile ammirarlo ancora oggi.

La Chiesa del Varò di Taormina conserva inoltre la tomba del Conte Giovanni Romano e Dente, un illustre personaggio dell’epoca, sepolto qui nel 1699. Questo dettaglio conferma il prestigio del luogo e il suo ruolo nella storia della nobiltà locale.

Oltre al valore artistico e religioso, la Chiesa del Varò è un punto di riferimento per la comunità taorminese e continua a essere un simbolo della devozione mariana e delle tradizioni locali, che si tramandano di generazione in generazione. Se hai voglia di scoprire ancora più dettagli sulla sua storia e sulle celebrazioni che si tengono qui, vale sicuramente la pena visitarla di persona e lasciarsi affascinare dalla sua atmosfera unica.

Un aspetto affascinante della Chiesa del Varò di Taormina  è la sua capacità di coniugare elementi artistici, storici e religiosi in un contesto unico, che ha mantenuto viva la sua importanza attraverso i secoli. Le celebrazioni che vi si svolgono, in particolare quelle legate alla Settimana Santa, rappresentano un momento centrale della spiritualità taorminese e attirano non solo i residenti, ma anche numerosi visitatori affascinati dalla sacralità e dalla bellezza di questi riti.

Durante il Venerdì Santo, la processione della Madonna Addolorata si svolge in un’atmosfera di assoluto raccoglimento, con fiaccole accese e canti tradizionali che accompagnano il lento avanzare della statua lungo le strade del borgo. Le donne della Congregazione della Madonna Addolorata hanno un ruolo chiave, indossando abiti neri come segno di lutto e devozione, mentre portano a spalla la preziosa statua della Vergine. Questo momento è considerato da molti uno degli eventi più commoventi e intensi della tradizione cristiana taorminese.

Oltre alla processione, la Chiesa del Varò di Taormina  ospita regolarmente celebrazioni liturgiche, eventi culturali e momenti di preghiera che rafforzano il suo ruolo come centro di aggregazione e spiritualità. Tra le opere custodite al suo interno, spiccano affreschi e decorazioni di pregio che testimoniano la maestria degli artisti che hanno contribuito alla sua bellezza. In particolare, il Trionfo della Croce di Vincenzo Tuccari è considerato uno dei capolavori della pittura barocca messinese, caratterizzato da colori vivaci e una composizione ricca di simbolismi teologici.

La chiesa del varò di Taormina è anche un punto di riferimento per i devoti della Madonna della Visitazione, che si affidano alla Vergine per chiedere protezione e intercessione. Nonostante i cambiamenti storici e le trasformazioni urbanistiche di Taormina, la Chiesa del Varò ha conservato il suo ruolo di custode della fede, della memoria e della tradizione locale, rappresentando un legame indissolubile tra passato e presente.

Chiunque visiti Taormina dovrebbe dedicare del tempo alla scoperta di questo luogo sacro, immergendosi nella sua atmosfera suggestiva e lasciandosi avvolgere dalla bellezza dei suoi riti e delle sue opere d’arte. Ogni angolo della chiesa racchiude una storia, un ricordo, un momento di fede che continua a essere tramandato attraverso le generazioni.

Chiesa del Varò o della Visitazione

Indirizzo: Via d’Orville, 1D, 98039 Taormina ME
Provincia: Città metropolitana di Messina


La chiesa del varò di Taormina è strettamente legata alla Madonna Addolorata e alla tradizione religiosa locale. Ogni anno, durante il Venerdì Santo, si svolge una processione particolarmente suggestiva, in cui le donne della Congregazione della Madonna Addolorata, vestite di nero, portano a spalla una statua della Vergine per le vie del centro storico. Questo rito, illuminato da fiaccole e accompagnato da canti tradizionali, è considerato uno dei momenti più intensi della spiritualità taorminese.

Oltre al valore artistico e religioso, la Chiesa del Varò è un luogo di memoria e raccoglimento, dove si possono trovare iscrizioni e simboli che raccontano la storia della comunità. Sulla tomba comune dei membri della Congregazione del Varò, un’epigrafe del XVIII secolo recita un monito sulla fugacità della vita, accompagnata da un teschio con tibie incrociate.

La chiesa del varò di Taormina, pur essendo un luogo di culto relativamente piccolo, ha avuto un ruolo significativo nella vita religiosa e sociale della città. La sua posizione, nei pressi della Porta di Mezzo, la rende facilmente accessibile e ben integrata nel tessuto urbano storico di Taormina.

Uno degli aspetti più affascinanti riguarda la cripta sotterranea, che si trova sotto il campanile. Questo ambiente, avvolto nel mistero, conserva tracce di un affresco crucifero, forse risalente ai primi secoli del cristianesimo. La sua presenza suggerisce che la chiesa potrebbe essere una delle più antiche di Taormina, testimoniando la lunga tradizione cristiana della città.

L’architettura della chiesa è un mix di influenze catalane e barocche, con una facciata sobria e massiccia. Il portale principale è in pietra di Taormina, mentre un secondo ingresso laterale, in marmo rosa, è accessibile tramite una scala a doppia rampa. Il campanile, incorporato nella struttura, ospita tre campane e poggia su archi decorati con finti archetti in muratura, un dettaglio piuttosto raro nelle chiese siciliane.