Villa Comunale di Taormina: il giardino segreto della nobildonna ribelle

Se passeggiando per Taormina ti capita di imboccare Via Bagnoli Croci, potresti ritrovarti in un luogo che sembra uscito da un romanzo vittoriano con un tocco di esotismo siciliano: la Villa Comunale di Taormina. Ma attenzione, non è solo un parco pubblico. È un concentrato di storia, pettegolezzi reali, architettura eccentrica e botanica d’autore. Un luogo dove il tempo si ferma e la bellezza si fa racconto.

Una nobildonna in fuga e un sogno botanico

La protagonista assoluta di questa storia è Lady Florence Trevelyan, una nobildonna inglese che, a fine Ottocento, fu gentilmente “invitata” a lasciare la corte britannica. Il motivo? Una presunta relazione con il futuro re Edoardo VII, già sposato. Florence, invece di piangersi addosso, fece le valigie e partì per un Grand Tour che la portò fino a Taormina, dove trovò non solo il sole e il mare, ma anche l’amore: il medico Salvatore Cacciola, che sarebbe poi diventato sindaco della città.

Florence non era una donna qualunque. Amava la natura, gli uccelli, le piante rare e le costruzioni stravaganti. Così, tra un matrimonio e un acquisto di terreni, iniziò a progettare il suo giardino dei sogni. Lo chiamava “Hallington Siculo”, in omaggio alla sua infanzia in Scozia. E quel sogno prese forma proprio dove oggi si trova la Villa Comunale di Taormina.

Victorian Follies e pagode siculo-britanniche

Passeggiando tra i vialetti ombrosi della Villa Comunale di Taormina, ci si imbatte in strane costruzioni che sembrano uscite da un libro di fiabe orientali. Sono le famose Victorian Follies, piccoli padiglioni in stile eclettico, con influenze arabe, gotiche e orientali. Florence li costruì tra il 1890 e il 1899, utilizzando pietra lavica, mattoni e legno, e li usava come postazioni per il birdwatching. Alcuni li chiamano “gli alveari” per la loro forma curiosa. E sì, sono assolutamente instagrammabili.

Un giardino che respira

La Villa Comunale di Taormina non è solo architettura eccentrica. È anche un vero e proprio polmone verde, dove convivono specie mediterranee e tropicali. Ulivi, cipressi, palme, ficus, bouganville, agavi e persino piante esotiche come l’Erythrina crista-galli e la Chorisia speciosa. Florence scelse ogni pianta con cura maniacale, creando un percorso botanico che ancora oggi incanta botanici e semplici curiosi.

E poi c’è il panorama. Da qui si domina l’Etna, la baia di Giardini Naxos e il blu infinito del mare Ionio. Un punto di vista privilegiato che ha fatto innamorare artisti, scrittori e viaggiatori di ogni epoca.

Da giardino privato a bene pubblico

Alla morte di Lady Florence nel 1907, il giardino passò al marito. Ma fu nel 1923 che il sindaco Giovanni Colonna Duca di Cesarò decise di espropriarlo per renderlo accessibile a tutti. Da allora, la Villa Comunale di Taormina è diventata il giardino pubblico della città, aperto ogni giorno e gratuito. Un gesto che ha trasformato un sogno privato in patrimonio collettivo.

Curiosità che non ti aspetti

  • Lady Florence volle essere sepolta sul Monte Venere, alle spalle di Taormina, in un luogo chiamato “a francisa”, perché tutti gli stranieri venivano chiamati così.
  • All’interno della villa vive una colonia di pappagalli colorati che allietano i visitatori con il loro canto.
  • La Villa Comunale di Taormina è uno dei luoghi più fotografati della città, ma anche uno dei più silenziosi e contemplativi.

Un luogo che ti parla

La Villa Comunale di Taormina non è solo un giardino. È una dichiarazione d’amore alla bellezza, alla libertà e alla natura. È il rifugio di una donna che ha trasformato l’esilio in poesia, e che ha lasciato alla città un’eredità fatta di fiori, pietra lavica e sogni.

Se ti trovi a Taormina, non limitarti a guardarla. Vivila. Siediti su una panchina, ascolta il canto degli uccelli, respira il profumo dei pini e immagina Lady Florence che passeggia tra le sue follies, con un binocolo in mano e un sorriso complice. La Villa Comunale di Taormina è lì, pronta a raccontarti la sua storia. E forse anche la tua.

Villa Comunale di Taormina: il giardino che sussurra storie

Se pensi che un giardino sia solo un luogo dove passeggiare, la Villa Comunale di Taormina ti farà cambiare idea. Questo angolo verde, incastonato tra il mare e l’Etna, è un vero e proprio palcoscenico di storie, emozioni e visioni. Ogni sentiero, ogni albero, ogni padiglione racconta qualcosa di Lady Florence Trevelyan, la nobildonna inglese che ha trasformato un esilio in un capolavoro.

Florence non si limitò a piantare fiori: creò un mondo. Un mondo dove le piante rare convivevano con le sue eccentriche costruzioni, dove il birdwatching diventava una pratica quasi mistica, e dove ogni angolo era pensato per stupire, contemplare, respirare. Le sue Victorian Follies non erano semplici decorazioni: erano rifugi per l’anima, torrette da cui osservare il volo degli uccelli, piccoli templi della bellezza.

E poi c’è la luce. Quella luce siciliana che filtra tra le foglie, accarezza le pietre laviche, si riflette sul mare e disegna ombre poetiche. Passeggiare nella Villa Comunale di Taormina è come entrare in un quadro impressionista, dove ogni passo è una pennellata e ogni sosta una poesia.

Il giardino è aperto tutti i giorni, e l’ingresso è gratuito. Ma il vero prezzo da pagare è il rischio di innamorarsi. Di Taormina, della sua storia, della sua natura. Di una donna che, con coraggio e visione, ha lasciato un’eredità che ancora oggi fiorisce.

 

 

 

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